Barcellona di sera regala un divertimento molto diverso da quello che si trova in Italia. La città, che è mediamente meno nervosa delle nostre (anche di giorno), permette a chi la visita ogni genere di attività:

  • discoteche;
  • bar sulla spiaggia;
  • locali alternativi;
  • ristoranti di tutti i tipi;

In questo clima non è impossibile incontrare gente che ti ferma per strada e ti chiede di andar a far festa insieme (come succede nel video qui sotto).

Decidemmo di iniziare Eurotrip da Barcellona proprio perché sapevamo che lì non mancava mai qualcosa da fare. Quando Fabrizio e Tommaso, subito dopo essere arrivati in hotel, decisero cosa fare per la serata (il programma era completamente improvvisato), da buoni italiani scelsero la Rambla.

Questo è quello che (epicamente) succede:

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Fabrizio e Tommaso escono per andare sulla Rambla a mangiare. Poi si infilano nel quartiere gotico e, poco prima di tornare a casa, incontrano un Sudafricano di origine italiana che si è perso e sta cercando qualcuno con cui andare a fare festa.

Posso mandarti un link al resto della storia?

Uscire a Barcellona di sera

I ritmi spagnoli, lo sanno tutti nell'epoca del turismo low cost, sono più notturni di quelli italiani. Negli episodi in cui Fabrizio e Tommaso ed io (che sono il produttore) andiamo a Berlino, rimaniamo stupiti dal fatto che i tedeschi cenano alle 6 del pomeriggio.

Nonostante l'Europa sia unita (nella moneta), in Spagna accade proprio il contrario.

Alle 10 in giro per Barcellona ci sono solo turisti: i catalani a quell'ora hanno appena iniziato a mangiare.



Booking.com

Essendo però una città creata per accalappiare la maggior quantità di denaro possibile da chi la visita (non gliene sto facendo una colpa) i locali sono comunque aperti anche a quell'ora. I veri barcellonesi però escono a mezzanotte e se si vuole vivere la parte più vera della città bisogna adeguarsi ai loro orari.

Cosa fare a Barcellona di sera?

Tapas, sangria, locali sulla spiaggia. Se vi piacciono queste cose gioite: Barcellona di sera può essere un fantastico Luna Park per assecondare le persone che vogliono vivere gli stereotipi spagnoli e venderli come reali ai loro amici quando ritornano a casa.

Se le cose si sanno cercare però, Barcellona riesce ad essere anche un'esperienza unica, fatta di gente che non parla spagnolo ma catalano, discoteche dove non ti squadrano se non hai l'ultimo paio di scarpe alla moda, donne che di loro spontanea volontà vanno a parlare con uomini che non conoscono senza che nessuno si stupisca.

L'Italia purtroppo non è così, e se vivrete la parte più autentica della città, temo che tornerete a casa un po' con il rimpianto che non lo sia.

L'Eixample: la scelta dei barcellonesi

Fabrizio e Tommaso mentre bevono una birra in un locale di Barcellona di sera

Il quartiere più consigliato per il divertimento notturno da quei giovani barcellonesi che ho intervistato negli episodi è l'Eixample, quello di Casa Batlló e Casa Mila, per capirci.

Senza dover lasciare il centro di Barcellona, per arrivarci basta scendere con la metropolitana al Passeig de Gràcia che, attenzione, è una stazione un po' complicata perché c'è un lunghissimo collegamento da percorrere.

Si esce però in un fantastico quartiere pieno di locali alternativi e, stranamente, (ancora) poco invaso dai turisti alla sera (quelli sono tutti sulla Rambla e al Porto Olimpico).

Se piace il genere festa tipica, all'Eixample si svolge ogni agosto la Fiesta Mayor de Gràcia, una sagra folcloristica con musica, danze e cibo catalano. Ma anche frequentandolo negli altri periodi dell'anno non mancano le cose da fare.

La Rambla di sera

Fabrizio e Tommaso sulla Rambla di sera a Barcellona

Ci sono moltissime zone per fare festa a Barcellona e, nonostante il tono che sto usando, non bisogna sentirsi in colpa se si decide di seguire il flusso dei turisti.

La più ovvia di queste è la Rambla, dove si fiondano Fabrizio e Tommaso appena arrivati. Il clima che lì si respira lo si capisce dalla quantità di buttadentro che la affolla, molti dei quali, sarà un caso, parlano italiano.

La Rambla è la strada più famosa di Barcellona. Si tratta di un viale pedonale che storicamente attraversa il centro, da Plaça de Catalunya fino alla colonna dedicata a Cristoforo Colombo e che da qualche anno a questa parte è stato prolungata fino al Port Vell (porto Vecchio) con una passerella sul mare.

Si trovano ristoranti, bar, negozi di souvenir, ma di sera anche, come si vede nel video di questa pagina, prostitute e spacciatori.

Se siete di quelli che muoiono dalla voglia di farsi un selfie davanti a un piatto di paella, giusto per far morire d'invidia i vostri contatti social dicendo qualcosa di originale, del tipo:

Barcellona è fantastica!

allora la Rambla è il posto che fa per voi.

Mi raccomando, rimanete lì più tempo che potete, perché quando vado a Barcellona, sapendo tutto questo, la Rambla la frequento pochissimo e di italiani che si fanno i selfie per farsi belli sui social preferisco vederne meno possibile (ne vedo già tanti qui).

Dopo questa bellissima presentazione, tornando ai barcellonesi che ho intervistato per i nove episodi che abbiamo girato nella loro città, per onor del vero devo dire che a favore della Rambla c'è l'opinione di uno di questi:

sulla Rambla ci sono tutt'ora quei due o tre locali storici di Barcellona, senza i quali la città non sarebbe la stessa.

Non avendoci detto quali fossero, non per portare sfortuna, ma dubito ampiamente che muovendovi a caso finiate in uno di questi e non nella solita piccionaia per turisti da 10 euro a consumazione.

Il quartiere gotico

Fabrizio e Tommaso al Quartiere Gotico di Barcellona

Non lontano dalla Rambla (girando a destra, se guardate verso il mare) c'è il quartiere gotico (Barri Gòtic in catalano). Lì cambia tutto.

E' uno dei luoghi più frequentati dalla gente del posto, quindi costa tutto di meno, c'è meno moda e più realtà e, se vi piace la musica che non sia quella degli adolescenti che fanno le acrobazie e portano il cavallo dei pantaloni alle ginocchia, si trovano molti posti interessanti.

Per i nostalgici del periodo no global, nel quartiere Gotico c'è il Mariatchi, il bar di Manu Chao. Contrariamente a quanto sostiene qualcuno in rete, non è di sua proprietà, ma viene definito così perché lo si trova spesso lì, anche a improvvisare jam session con la chitarra.

Come in tutti i luoghi della movida, anche al quartiere gotico di Barcellona è in atto la classica guerra tra frequentatori dei locali e residenti.

In generale Barcellona essendo piena di turisti è divisa tra quella parte di barcellonesi che dai turisti ci guadagna, e quindi non solo li tollera ma vorrebbe che aumentassero ancora, e quelli che li subiscono, perché sono rumorosi, sono la causa indiretta dell'aumento del prezzo degli affitti e rendono la città una sorta di Disneyland, dove panettieri e macellai spariscono, per lasciare spazio a Kebab e cocktail bar.

Questo sentimento, che è più o meno lo stesso che c'è a Venezia e in tante altre città, qualche tempo fa ha portato alla richiesta di rendere illegale AirBnb, come se fosse quella la causa di tutto.

In quest'epoca, per commentare un'idea del genere, userei lo stesso aggettivo che i telecronisti usavano per descrivere i dribbling di Denilson:

velleitari.

Il Port Olimpic

Fabrizio e Tommaso passano di fronte alla discotema Opium d Barcellona

Barcellona ha due porti: quello storico, Port Vell e quello costruito per le olimpiadi del 1992, appunto il Port Olimpic. Di notte quest'ultimo è il quartiere delle discoteche, come si vede in quest'altro episodio di Eurotrip.

Per arrivarci basta prendere la metropolitana e fermarsi alla stazione omonima, che è attaccata alle due torri gemelle sotto le quali ci sono il porto, i locali e il casinò.

In tema di divertimenti per turisti, siamo solo mezzo passo più indietro della Rambla. Camminando lungo il mare è pieno di bar, con PR che vi inviteranno ad entrare gratuitamente, magari senza spiegarvi che le consumazioni costano più dell'entrata alla Sagrada Familia e sono obbligatorie.

Uno dei locali più particolari del Port Olimpic è l’Ice Bar che, vi dico subito, costa 17,50 euro (entrata+ cocktail+ noleggio guanti e giacconi). Si tratta di un bar interamente costituito di ghiaccio, dove la temperatura va da -2 a -10 gradi (approfondisci in questa pagina): sempre in tema di luoghi dove farsi i selfie.

Se vi state chiedendo com'era Barcellona tanti anni fa...

Una delle mie passioni è collezionare film storici. Ne ho comprati migliaia girati da videomaker amatoriali dagli anni '30 agli '90.

Trovarne di ambientati a Barcellona è molto raro, perché durante la dittatura, che è durata fino al 1975, in Spagna c'era poco turismo, non solo per colpa di Franco, ed era concentrato nelle località di mare.

Il filmato qui sotto è stato girato negli anni '50 a Plaça de Catalunya e sulla Rambla. Spettacolare: