I viaggi sono la parte migliore della vita di alcune persone Nel mio caso lo sono senz'altro stati fino a quando ho compiuto trent'anni.

Viaggiare mi ha reso una persona migliore e, non ultimo, mi ha fatto divertire un sacco.

C'erano due modalità quando viaggiavo:

  • a volte, aereo e hotel a parte, mi organizzavo solo durante il volo;
  • a volte iniziavo a prepararmi settimane prima.

Oggi, dall'alto della conoscenza di viaggiatore low cost che ho della città, voglio svelarti i miei 8 consigli per visitare Barcellona senza spendere tutti i tuoi risparmi e divertendoti più di quanto faresti se non avessi mai visto questa pagina.

Ma prima guardati l'ultimo episodio di Eurotrip ambientato a Barcellona (dalla prossima volta si parte per Bratislava):

Eurotrip s01e09 - Barcellona:

Fabrizio e Tommaso terminano in bellezza l'ultima notte barcellonese e il mattino successivo, dopo un giro sulla Rambla, prendono il pullman per El Prat dove li aspetta il volo di ritorno a casa.

Posso mandarti un link al resto della storia?

  1. Comprare il volo low-cost un mese prima

La vita moderna è basata sugli algoritmi. C'è stato chi ha analizzato quelli con cui le compagnie aeree stabiliscono i prezzi del loro biglietti ed è venuto fuori che il momento migliore per prenotare è un mese in anticipo rispetto alla partenza (volendo allargare la forbice da 3 a 5 settimane prima).

L'ho già spiegato in un'altra pagina: i last minute, almeno per i voli, non esistono. E prenotare troppo tempo prima non conviene. Non sono parole mie, ma basta fare una prova sul sito di Ryanair o su quello di Vueling: lo stesso volo fra un mese e fra 6 mesi.

Quale costa meno?

Un mese prima è il periodo giusto. A meno che non si vada in una città tendenzialmente piovosa e si voglia essere sicuri di trovare un meteo favorevole. Per farlo, in quel caso, si è obbligati a prenotare con solo 2/3 giorni di anticipo. Si paga di più, ma si è sicuri di trovare il sole.

Per fortuna visitare Barcellona non ha molte incognite sul meteo, perché è un posto molto soleggiata e quindi non conviene prenotare all'ultimo.



Booking.com

Il martedì alle 23...

Ci sono poi molte altre teorie in materia di prenotazioni low cost di voli. C'è chi dice che è meglio il martedì e chi dice che è meglio alle 23. Personalmente mi sembrano teorie molto simili a quelle di chi si gioca i sogni al lotto.

L'unica strategia certa per risparmiare sul volo è prenotare con il giusto anticipo e, se nella tratta che interessa c'è più di una compagnia aerea, usare un comparatore di prezzi come eDreams (guarda come funziona).

Il resto dei consigli li conoscete anche voi:

  • solo bagaglio a mano (ma occhio a non sforare perché, a livello di costi, è peggio che parcheggiare in divieto di sosta);
  • niente posti assegnati (ecco perché la gente corre prima di salire sugli aerei Ryanair!)

In più, se non avete nessuno che vi porta in aeroporto e dovete lasciare lì l'auto, prenotate il parcheggio in anticipo perché se non lo fate rischia di costarvi molto più di quello che avete risparmiato con il volo.

  1. Visitare Barcellona: mezzi pubblici a go go

Fabrizio e Tommaso su un autobus a Barcellona

La capitale catalana è piccola per essere una Capitale Europea (8 volte meno di Berlino, 15 meno di Londra), ma con moltissimi punti di interesse che vanno dal calcio, all'arte, al divertimento. La città funziona benissimo e viverla, anche solo per 3 giorni, rischia di farvi arrabbiare capendo quanto migliore potrebbe essere l'Italia se solo fosse governata meglio (non solo per colpa dei politici).

Visitare Barcellona è un'esperienza che ogni viaggiatore dovrebbe provare nella vita e, grazie ai voli low cost, a volte lo si può fare spendendo meno di quanto si possa fare in un weekend al mare nella spiaggia vicino a casa.

La rete dei trasporti urbani è talmente fitta che, abituati in Italia, sembrerà di essere su un altro pianeta, più che in un altro Stato dell'Unione Europea:

  • pulizia;
  • puntualità;
  • assenza quasi totale di delinquenza sui mezzi;
  • alta frequenza anche di notte.

Barcellona ha 11 linee della metropolitana, vale a dire più di quelle di Roma, Milano e Torino messe assieme.

In più, oltre agli autobus, ci sono anche i treni urbani, la funicolare e, anche se non sono mezzi pubblici, i taxi, che sono molti di più che da noi (e sono anche più economici).

Ricapitolando: il secondo consiglio è:

  • non abbiate paura di spostarvi da un posto all'altro della città.

Ci sarà sempre una metro o, nella peggiore delle ipotesi, un autobus che vi porterà, puntualmente e senza sorprese, nel luogo in cui avete deciso di andare (lo spiego meglio qui).

  1. Acquistare un abbonamento dei mezzi

Se avete scelto di visitare Barcellona, vi consiglio di acquistare, possibilmente online e prima di arrivare:

Entrambe danno diritto a corse illimitate nelle zona centrale su tutti i mezzi del trasporto pubblico barcellonese, tranne che sugli autobus notturni (Nitbus). La differenza è che la seconda (Barcelona Card: ne parlo meglio qui) prevede anche sconti e ingressi gratuiti ai musei.

La Hola Bcn Card e la Barcelona Card si attivano al primo utilizzo e valgono anche sui treni urbani, come quello che porta al Tibidabo, ma solo se si rimane entro la zona di validità del biglietto (se siete turisti difficilmente avrete bisogno di andare oltre).

Abituati in Italia, visitare Barcellona con i mezzi pubblici è spettacolare e, forse anche per questo, c'è meno traffico. Noterete per esempio la quasi totale assenza di pompe di benzina, che è un ottimo modo per disincentivare il traffico privato.

  1. Scegliere un Hotel a Barcellona nella posizione giusta

Fabrizio e Tommaso all'ingresso dell'hotel a Barcellona

Abbiamo capito che muoversi a Barcellona non è per niente difficile e che esistono delle tessere che permettono viaggi illimitati sui mezzi pubblici.

Da turisti, i quartieri del centro sono sempre i migliori per soggiornare. Se non siete viaggiatori assidui e puntate tutto sul risparmio, potete anche cedere alla tentazione di prenotare un hotel a Badalona, pagandolo magari la metà di quello che vi costa uno della stessa categoria al Passeig de Gracia, ma vi accorgerete di aver fatto una stupidaggine durante il vostro bel viaggio mattutino di mezz'ora in autobus.

E a maggior ragione confermerete quell'impressione nel vostro viaggio notturno di ritorno in hotel, o peggio ancora in quello pre-cena con il pensiero che subito dopo dovete rifare avanti e indietro un'altra volta.

Visitare Barcellona non è costosissimo. Per favore: non risparmiate sull'hotel, se il motivo del risparmio è la sua posizione periferica.

Raval e gli altri

Se leggete le guide, in centro sentirete brutte voci su Raval, che è il quartiere dove c'è più immigrazione. E' all'inizio e a sinistra della Rambla, guardandola con le spalle al mare. Se la cosa vi spaventa cercate di approfondirle e capire se è vero quello che si dice.

Sarà un caso, ma una volta che ci sono stato ho assistito ad uno scippo in diretta, con vittima un giovane di 25 anni. Traete un po' le vostre conclusioni.

Per il resto, la criminalità è molto minore di quella che si trova nelle grandi città italiane. E anche il decoro urbano è decisamente migliore.

  1. Visitare Barcellona a piedi... non è male

Fabrizio e Tommaso camminano al Port Vell a Barcellona

Due dati li ho già elencati: Barcellona è piccola come superficie e i mezzi pubblici sono efficienti ed economici, se ci si abbona.

Nonostante questo potete visitare Barcellona completamente a piedi, anche se il senso di farlo non è legato al risparmio (l'Hola Card costa solo 33 euro per 5 giorni) ma all'esperienza alternativa che potete vivere. Andare dall'inizio della Rambla del Mar a Barceloneta a piedi con passo normale significa camminare per un'ora e mezza al massimo.

Se la cosa non vi spaventa, in tre giorni potete vedere tutto.

Vi ho dato una buona idea?

  1. Evitare i ristoranti turistici

È una prassi ormai diffusa in tutte le città d'arte e nella maggior parte delle capitali europee fregare (legalmente) i turisti.

I veri ristoranti sono quelli che si guadagnano una clientela che così torna. I turisti, per definizione ,entro un paio di giorni torneranno a migliaia di chilometri di distanza, quindi, anche nell'epoca delle recensioni a portata di smartphone, perché non spennare a questi un po' di soldi?

Lo dice uno che ha abitato a 5 minuti dal Vaticano e che di scene del genere ne ha viste tante.

I locali nelle vicinanze dei monumenti e dei luoghi più importanti puntano sull'economicamente conveniente concetto di vendere spazzatura enogastronomica abbassando la qualità di quello che propongono e magari caricando costi occulti ai "menu tutto incluso".

Non vi sto chiedendo di andare a mangiare a Girona, ma semplicemente:

se andate a visitare Barcellona attivate l'app di Tripadvisor e fidatevi del parere di chi è già andato in quel ristorante!

A quel punto i buttadentro dalla battuta pronta che troverete fuori dai locali di Barceloneta o del Port Vell avranno vita difficile nel convincervi ad entrare con la loro simpatia.

Un buttadentro fuori da un ristorante al porto vecchio di Barcellona

  1. Evitate di comprare souvenir

Scusate la franchezza: i souvenir delle città turistiche fanno schifo. E quelli degli aeroporti sono ancora peggiori.

Una volta, il cambio valuta favoriva oggettivamente quest'ultimi. Oggi che in Europa abbiamo quasi tutti l'euro non c'è un solo motivo intelligente per comprare una tazza con la scritta Barcelona (o London, Paris, Roma) per l'equivalente di mezzo volo low cost al duty free shop (ma duty free di cosa?).

Questi souvenir, scusate se spezzo un po' dei vostri sogni di viaggiatori che si vantano di essere stati in giro per il mondo a colpi di calamite appese al frigorifero, sono tutti fatti in Cina. Quindi tanto vale ordinarli in serie online e impressionare chi invitate a casa con quelli.

Tipico souvenir di Barcellona è la Sagrada Familia in 1000 forme diverse:

  • la già citata e sempreverde calamita;
  • la boccetta stile Rosabella di Quarto Potere;
  • il soprammobile 3 centimetri x 3 perfetto per il soffocamento dei bambini;
  • il piatto da regalare alla nonna (considerato che è made in china io farei un po' di attenzione alla vernice che hanno usato).

Io ho sempre mal sopportato i selfie, ma in questo caso devo proprio darvi un consiglio:

fatevi una bella foto con la Sagrada Familia dietro e appendetela al muro. Ma lasciate stare le calamite che sono più trash di un film di Nino D'Angelo.

  1. Lasciate lo smartphone in hotel

Dite la verità:

questo è il consiglio più originale, vero?

Ci sono delle App per smartphone che vi dicono quanto tempo passate su altre App.

Sapere che a fine anno avete perso giorni di vita o magari settimane per guardare le foto delle grigliate di gente che se incontrate per strada nemmeno salutate, è qualcosa che anche voi definireste folle, immagino. Bene: se avete l'App di Facebook installata, sappiate che siete tra questi e, cosa ben peggiore, pensate di non esserlo.

So che vedere i "mi piace" dei vostri amici dopo averli stupiti con una foto a Barceloneta può dare una certa soddisfazione, ma credetemi:

  • pagare un volo;
  • pagare un hotel;
  • giocarvi una delle vostre rare vacanze

perdendo tempo a leggere commenti della serie:

Divertiti anche per me!

Hai visto la Rambla?

Quando ritorni ci ritroviamo per una birra.

non ha nessun senso che non sia:

Tutti lo fanno e quindi lo faccio anch'io!

E visto che, se non avete una grande forza di volontà, con lo smartphone in tasca è molto difficile non controllare l'App di Facebook, ma anche le notizie di calciomercato o i fatti della cronaca di Paese che provengono dall'Italia, credetemi lasciare lo smartphone in hotel è l'affare migliore che potete fare se andate a visitare Barcellona.