Berlino è una città profondamente diversa dalla maggior parte delle altre Capitali Europee. Per quanto la globalizzazione sia arrivata anche lì, per molti aspetti in un modo più incisivo che nelle maggiori città italiane (giudicate voi se questo sia un bene o un male), per le sue strade si può camminare tranquilli, senza gente che importuna altra gente o senza temere di girare l'angolo e trovare situazioni spiacevoli.

Durante gli episodi di Eurotrip abbiamo interagito con diversi abitanti, che non erano altro che amici dei protagonisti che vivevano in città (niente di pianificato, come da statuto della serie).

Una delle cose che ci hanno detto e che mi ha colpito, e che abbiamo verificato di persona, è che in certi locali, soprattutto a Kreuzberg, la sera, quando arriva un cameriere, la tendenza è oramai che le prime parole le dica in inglese, non in tedesco.

Ognuno tragga le sue conclusioni, questo è il video che mostra Fabrizio e Tommaso che arrivano all'aeroporto di Schönefeld (siamo nell'ex Berlino Est):

Eurotrip s01e21 - Berlino:

Fabrizio e Tommaso partono da Roma e arrivano a Berlino. Vanno subito a visitare quel che resta del muro a Potsdamer platz.

Posso mandarti un link al resto della storia?

La storia di Berlino

Berlino è stata fondata nel XIII secolo ed è stata negli anni la Capitale di Regni, Stati e Imperi che hanno fatto la storia del mondo:

  • la marca di Brandeburgo;
  • il Regno di Prussia;
  • l'Impero Tedesco;
  • la Repubblica di Weimar;
  • il Terzo Reich.

Oggi lo è della Repubblica Federale di Germania.

Ovviamente, per chi arriva in città, la storia più visibile nelle sue strade è quella recente, quando Berlino era divisa in due.

Da una parte Berlino Est, Capitale della Repubblica Democratica Tedesca, che nonostante il nome era una dittatura di stampo comunista, e dall'altra Berlino Ovest, circondata dalla Germania Est e, pur non essendo la Capitale della Repubblica Federale Tedesca (Bonn lo era), città simbolo del mondo libero.



Booking.com

Il muro cadde nel 1989. I motivi per cui ne rimangono i segni in tutta la città, sono sostanzialmente due:

  1. quello ufficiale è che non bisogna mai dimenticare la storia, anche quella che fa più male;
  2. quello più venale è che il brand di Berlino per i turisti è costruito anche sul fascino che quella parte di storia rappresentata dal muro esercita su chi viene a visitarla.

In altre parole: Berlino è un post unico, visto che per quasi 30 anni è stata divisa da un muro e la gente va a visitarla anche per quello. Ne cancellassero i segni, come è successo altrove con altre dittature, probabilmente perderebbe una parte del fascino che esercita sui turisti (e quindi anche i loro soldi).

Il muro di Berlino

Fabrizio e Tommaso separati dal muro di Berlino

Berlino è stata separata nel 1945. Da una parte i settori:

  • americano;
  • francese;
  • inglese

che sostanzialmente erano un tutt'uno.

Dall'altra il settore sovietico.

Essendo quest'ultimo meno attrattivo rispetto al mondo libero, molta gente provava a scappare.

Inizialmente per contrastare il fenomeno i tedeschi dell'est (filo-sovietici) costruirono un reticolo di filo spinato che, nel 1961, si trasformò in un muro, che via via fu fortificato sempre di più, senza riuscire tuttavia a bloccare completamente la fuga delle persone.

La divisione della città era stata creata a tavolino dai vincitori della guerra. Non c'era nessun motivo storico per separare i quartieri. Successe quindi che intere famiglie dovettero spaccarsi, subendo una decisione che comportava stili di vita completamente differenti e anche la difficoltà di vedersi (i Tedeschi dell'ovest potevano recarsi ad est, ma il contrario era praticamente proibito).

Tutto ciò fino al 1989, quando il muro, sulla scia di quello che stava accadendo nel resto dell'Europa orientale, cadde e le Germanie si riunirono in un unico Paese con Capitale, dal 1991, Berlino.

Come visitare Berlino

Fabrizio e Tommaso nella metropolitana di Berlino

Come in gran parte dei Paesi civili, per muoversi a Berlino bastano i mezzi pubblici, che sono:

  • capillari;
  • frequenti;
  • puntuali.

La metropolitana nel weekend è aperta 24 ore su 24, e durante la settimana chiuse solo per 3 ore: dall'una alle quattro.

Berlino è una città meno cara di quello che uno si aspetta, almeno confrontandola con Londra, Parigi e Milano. Il prezzo delle case, considerando che molte furono costruite dalla Germania dell'est, è più basso che altrove, quindi anche quello degli hotel si è adeguato alla concorrenza di AirBnb o, in generale, di chi affitta case e stanze ai turisti tramite Booking (guarda come fare se hai una casa che non usi) o altri servizi.

Berlin Welcome card

La Berlin Welcome card (approfondisci) è la tipica tessera turistica che permette di risparmiare sui mezzi pubblici e sui luoghi da visitare.

Acquistandola a prezzi popolari (si parte da 19,90 euro per 48 ore per le zone del centro fino all'aeroporto di Tegel) si ha diritto a viaggiare gratis sui mezzi pubblici e ad avere sconti importanti su 200 tra:

  • attrazioni;
  • tour guidati;
  • ristoranti;
  • gite in barca

e altro.

In poche parole: se lo scopo della vostra visita a Berlino non è solo farvi un selfie da pubblicare sui social per dire al piccolo mondo che vi circonda qualcosa del genere:

Ehi guarda che bravo, sono a Berlino!

la Berlin Welcome card è molto conveniente e vi conviene farla prima di partire (dal sito che vi ho linkato sopra).

Tre motivi per visitare Berlino

Fabrizio e Tommaso mentre visitano Potsdamer Platz a Berlino

Cerco di semplificare: Berlino si può visitare per un sacco di ragioni.

La prima, l'ho già detto, è la sua storia; soprattuto quella recente. Ciò che sulla carta è più vecchio del 1945 è stato completamente ricostruito, visto che gli alleati l'avevano completamente rasa al suolo.

Il secondo motivo, in parte è personale in parte è un dato di fatto. La città è cosmopolita e globalizzata. Questo può anche non piacere, ma è una delle chiavi di lettura della Berlino di quest'epoca.

A una trentina d'anni dalla caduta del muro i berlinesi stanno piano piano lasciando spazio a una nuova generazione di tedeschi che spesso sono figli di genitori non nati in Germania. So benissimo che questo può essere un fatto che, spiegato così, non dà simpatia, ma senza che chi legge cada in depressione, certifico che questa nuova generazione di tedeschi coi genitori nati all'estero si è magnificamente tedeschizzata (salvo tragici casi di cronaca, che però rappresentano l'eccezione).

Il terzo motivo è che i Tedeschi sono un gran popolo. Hanno un senso civico che noi italiani ci sogniamo. Sanno organizzare le loro città, dove tutto funziona, è pulito e la gente si rispetta.

E' vero che ci considerano un po' come i cugini scemi, ma se non facciamo nulla per sembrare proprio dei cugini scemi, nessuno ci dice niente.

Dai tedeschi possiamo solo imparare, per quanto politicamente una frase del genere potrebbe essere la perfetta rampa di lancio che usano i politici per partire con il classico discorso che tira dentro Michelangelo, la Ferrari e Alberto Sordi e Vittorio Gasmann nel film La Grande Guerra.

Cosa vedere a Berlino

Il principale posto alternativo che consiglio a tutti di visitare è Teufelsberg, la collina dove aveva sede la più grande base americana di spionaggio della guerra fredda (guarda il video).

Fabrizio e Tommaso ad Alexanderplatz a Berlino

In tutta Berlino si possono fare cose un po' fuori dagli schemi, come buttarsi dalla cima di un grattacielo ad Alexander Platz (guarda il video) e si possono fare dei fantastici tour nella Berlino più underground (guarda il video), alla scoperta dei graffiti della città, dei luoghi frequentati da David Bowie quando venne a registrare Heroes negli anni '70 o del perché il currywurst si cucina in quel modo (c'entrano la guerra, gli inglesi e altre cose, ma questo ve lo spiego un'altra volta).

In generale, è poco caotica, anche grazie al fatto che, essendo stata riprogettata due volte:

  • dopo la guerra;
  • dopo la caduta del muro

le scelte sono state fatte in uno scenario più vicino alle moderne esigenze di una città.

E' una città giovane, perché accoglie persone da tutta Europa (non solo immigrati dai Paesi poveri).

E' una città rispettosa, dove nei parchi, nei bar e nei luoghi di divertimento si mescolano senza problemi persone di diverse età e stili.

Quando visitare Berlino

La notizia per i classici turisti italiani che non hanno viaggiato molto e che scelgono Berlino solo perché trovano il volo in offerta sul sito di Ryanair o Easyjet, è che a Berlino fa freddo e, in inverno e in autunno, il sole tramonta molto più presto che da noi (anche alle tre del pomeriggio).

Fabrizio e Tommaso fuori dall'aeroporto di Berlino Schenefeld

Il periodo migliore per visitarla è quindi la primavera inoltrata e l'estate, dove al contrario le giornate sono lunghissime.

L'unica variante a questa interpretazione è il Natale, perché Berlino (la cronaca ce l'ha tragicamente insegnato) è piena di mercatini in quel periodo. Questi si chiamano weihnachts markets e hanno sempre il loro fascino, ma rispetto a quelli (bellissimi) che fanno in Trentino Alto Adige, sembra incredibile, fa ancora più freddo.

Quindi, se vi piace il genere, imbacuccatevi per bene e godetevi un bel Natale nordico.